Il 29 e 30 ottobre una delegazione di studenti e docenti del Liceo Artistico Foppa e dell’Istituto Piamarta ha raggiunto Roma per partecipare al Giubileo del Mondo Educativo, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Chiesa Cattolica. Un incontro internazionale che ha riunito studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e formatori da ogni continente.
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa Cattolica e dall’UNESCO, oggi è in corso una vera emergenza educativa: oltre 61 milioni di bambini nel mondo non hanno mai frequentato la scuola e più di 160 milioni non completano la secondaria. In questo scenario le scuole e le università cattoliche assumono un ruolo fondamentale: ogni giorno accolgono più di 71 milioni di studenti di culture e fedi diverse, attraverso una rete educativa impegnata a promuovere accoglienza, giustizia, sviluppo e pace. Una “costellazione della speranza”, che lavora per orientare e illuminare il cammino formativo delle nuove generazioni.
Il tema giubilare della speranza si è intrecciato con quello della cura per la persona e del suo sviluppo integrale, trasformando l’evento in un momento di riflessione profonda sul valore dell’educazione come strumento di crescita personale e collettiva.
Emozioni e incontri
Per i ragazzi e le ragazze del Foppa e del Piamarta sono stati due giorni intensi e carichi di significato.
Il 29 ottobre hanno attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro, un gesto simbolico di rinnovamento e fiducia. In serata hanno preso parte a un momento di riflessione in Piazza Pia insieme a studenti provenienti da tutto il mondo.
Il giorno successivo si è svolta la cerimonia ufficiale nell’Aula Paolo VI in Vaticano, con oltre 8.000 partecipanti e la presenza del Santo Padre papa Leone XIV, del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e delle principali autorità vaticane.

Tra i giovani presenti al Giubileo del Mondo Educativo anche Alice Marchesini, studentessa della quinta AFM del Piamarta, e Lorenzo Temponi, della terza C Architettura e Ambiente del Foppa, che hanno raccontato i momenti più intensi del viaggio.
Alice: “Il momento più emozionante è stato l’arrivo del papa in Aula Paolo VI. lo vedevamo sugli schermi mentre salutava la folla, poi all’improvviso è passato vicino a noi. Non ce lo aspettavamo ed è stato incredibile”.
Lorenzo: “Sono riuscito quasi a sfiorargli la mano. Di solito lo vediamo solo in televisione, ma trovarselo davanti è tutta un’altra cosa. Ti arriva un’emozione profonda”
Persone di parola e costruttori di pace
Nel suo discorso, il pontefice ha invitato i giovani a essere “persone di parola e costruttori di pace”. Parole che hanno colpito entrambi gli studenti.
Lorenzo: “A volte diamo per scontato il rapporto con compagni e professori, ma non dovrebbe esserlo. Costruire la pace parte proprio da relazioni sincere, basate su fiducia e rispetto”.
Alice: “La scuola ci forma come persone e ci aiuta a capire il mondo. Studiare la storia serve per non ripetere gli errori del passato e per imparare a convivere e rispettarci”.

Profeti nel mondo digitale
Leone XIV ha poi lanciato una sfida: essere “profeti nel mondo digitale” e non semplici “turisti della rete”.
Lorenzo: “Spesso sui social mostriamo solo una parte di noi perché purtroppo online capita di essere criticati o preso di mira e questo porta al bullismo e alla discriminazione. Il papa ci invita a essere autentici, senza paura del giudizio. La rete, tuttavia, può anche essere uno spazio positivo, se usata con intelligenza e sensibilità può aiutarci a crescere come persone e come società”.
Alice: “I social vanno usati con equilibrio. Possono essere utili per restare in contatto, ma non devono sostituire le relazioni vere. Lo stesso vale per l’intelligenza artificiale: deve essere un aiuto, non qualcosa che prenda il posto dell’uomo”.

Un viaggio che lascia il segno
Il viaggio, con i suoi tempi lunghi e non strutturati, ha permesso di cogliere occasioni che nella frenesia quotidiana molte volte sfuggono.
Alice: “Mi è piaciuto conoscerci meglio tra di noi. Io e Lorenzo non avevamo mai parlato prima, ma in treno abbiamo fatto gruppo e stretto nuove amicizie”.
Lorenzo: “Durante le lunghe attese, come le tre ore di fila per passare dalla Porta Santa, abbiamo conosciuto ragazzi di Napoli e del Piemonte, chiacchierato e riso insieme. Sono momenti come questi che ti fanno socializzare davvero”.

Spiritualità, cultura e vita
Per Alice e Lorenzo è stata quindi un’esperienza speciale.
Lorenzo: “Entrare nella Basilica di San Pietro e vedere dal vivo la Pietà o il baldacchino del Bernini è stato emozionante. Ti fa riflettere su quanto la Chiesa, come comunità, abbia creato nel tempo e come la fede abbia ispirato bellezza e arte”.
Alice:“Dentro San Pietro si prova una sensazione difficile da spiegare, qualcosa che ti avvolge e ti fa sentire che c’è qualcosa di più grande”.
Alla fine del racconto, entrambi hanno trovato una parola per racchiudere ciò che hanno vissuto.
Alice: “Esperienza. Il professor Fidanza aveva detto che sarebbe stata un’esperienza culturale o religiosa, a seconda di come ognuno decideva di viverla. In effetti è stata entrambe le cose: abbiamo scoperto la bellezza di Roma e di San Pietro, ma anche vissuto momenti di toccanti, come il passaggio per la Porta Santa. È stata anche un’esperienza di vita, perché è stata un’occasione per conoscerci meglio, confrontarci e crescere”.
Lorenzo: “Identità. Mi ha fatto capire quanto sia importante essere sé stessi. Ognuno di noi ha caratteristiche uniche che vanno accettate e valorizzate. Anche i nostri difetti fanno parte di ciò che siamo e ci aiutano a crescere”.
“Verso l’alto”
Due giorni intensi, tra spiritualità, cultura e condivisione, che hanno lasciato un segno profondo. Perché la scuola è anche questo e ti spinge “a guardare in alto, sempre più in alto”, insegnandoci a essere protagonisti per progettare una società migliore e “accendendo il faro della speranza nelle ore buie della storia”.
Ufficio Comunicazione, Liceo Artistico Foppa e Istituto Piamarta

